Le risposte

Se ti sei chiesto perchè Google è gratuito e non hai risposta ?

  • Perchè colleziona gli interessi degli utenti
  • Se non stai pagando per un servizio, tu non sei il cliente, tu sei l’offerta. Google, come altri servizi gratuiti, vende al miglior acquirente i dati che descrivono la tua vita. Puoi cercare di scappare ?

Pensi che facebook ti conosca meglio di tua madre ?

  • Si, molto meglio
  • La tua attività online racconta di te molto di piu’ di quel che racconteresti, e anche cose che non conosci del tuo comportamento: tutti i tuoi interessi, i temi che piu’ ti stimolano, gli argomenti che ti fanno incazzare e quelli che cerchi ogni santo giorno.

Pensi che il web sia censurato solo in Cina ?

  • No, anche da noi!
  • La siae e la sua lobby di editori temevano il fatto che gli utenti potessero scambiarsi liberamente, i contenuti che prima potevano vendere a 29,99 € al CD. Con le giuste pressioni, hanno introdotto un meccanismo di censura da usarsi solo per casi gravi di reati contro l’umanità, salvo poi usare questa tecnologia contro qualunque sito, a discrezione di un pubblico ministero.

Pensi di non aver nulla da nascondere, ma c’è qualcosa che dici solo sottovoce ?

  • Non c’è nulla di più naturale, si chiama senso del pudore, lo usi quando scegli di non parlare di qualcosa in presenza di qualcuno che non ritieni adatto all’argomento.
  • Le comunicazioni internet, se non sono esplicitamente protette, sono “sprotette”. Sono come una cartolina che si passa di mano in mano, per diversi stati, diverse leggi, diritti, aziende, tecnologie. In ognuno di questi punti della rete puo’ essere collezionata a tua insaputa. Difendersi diventa un dovere, non uno scrupolo.

La rete ti darà la democrazia diretta, e pure ad Abbiategrasso ?

  • Se vuoi, puoi! la rete puo’ portare a contribuire senza intermediari.
  • La riscriverei in: In generale, l’attività politica di un cittadino non puo’ essere risolta con un click, tuttavia se la comunicazione viene a mancare allora la rete può sopperire a questa esigenza. In Italia e nel mondo. Dal partito liquido, ai leak locali, al fact checking, all’uso di bitcoin come moneta alternativa.

Pensi che il tuo computer faccia solo quello che vuoi tu ?

  • No, fa quello che vogliono i programmatori
  • I software proprietari sono sviluppati da grandi software house, il loro obiettivo è fidelizzare l’utente e non farlo mai andare via. Quando acquisti un contenuto sul tuo tablet, sei sicuro di esserne il proprietario, e che non te lo possano cancellato o modificare a tua insaputa ?

I quotidiani della tua città, te la raccontano tutta ?

  • No, da qualsiasi parte provenga, Al primo posto metti il tuo senso critico perché non tutto è vero.
  • Un media tradizionale ha come principali sponsor gli inserzionisti pubblicitari. ha come principali interlocutori i politici locali, il suo scopo è mantenere lo status quo, e solo secondariamente fare informazione sui cittadini. con Internet sono nati media indipendenti, fenomeni di giornalismo locale e open source intelligence. Si deve far attenzione al proprio senso critico, perché non tutto è vero, ma la potenzialità informativa non si è mai vista.
  • Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della verità. E la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c’è che da guardarsi allo specchio.